
Nei prossimi anni ci attendono problemi complessi e, come sempre,nuovissimi.Il destino dell'Europa stretta tra oriente e occidente.Come riflesso condizionato pensiamo subito:noi europei dobbiamo valorizzare la nostra cultura e le nostre grandi tradizioni.Forse non andrà così nemmeno questo;è incredibile come i popoli nuovi riescano in pochissimo tempo a impossessarsi anche della cultura degli altri e a viverla come se ne fossero i naturali continuatori.E le mammelle che hanno allattato i giovani barbari si afflosciano miseramente.Né sappiamo dei grandi squilibri demografici che ci attendono.Se noi,proprio noi,dovremo emigrare per sopravvivere.Ma intanto proponiamo di operare, kantianamente, come se sapessimo; proponiamo di costruire belle scuole per civili giovani cittadini,come se,questo potesse aiutarli a vivere ,forse,a lavorare.
Proponiamo di spendere per gli asili nido e per le scuole materne,perché è più economico!Dovranno disposti in modo capillare e qui comincerà quell'opera di accoglienza educatrice per tutti i bambini vecchi e nuovi,e anche nuovissimi. Non possiamo permetterci più di sprecare bambini.Ne abbiamo già sprecati tanti. Insegnamogli l'amore per il sapere, per la giustizia,per gli altri. Insegnamogli a parlare,facendoli parlare. Insegnamogli a cercare, a trovare insieme. Rispettiamo le loro diversità, religiose, linguistiche, etniche. Siamo coerenti. Selo ricorderanno.
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