domenica 24 gennaio 2010
Che fare?
Quando un Paese è diventato povero ed è chiaramente in decadenza, per prima cosa dovrebbe acquistarne chiara ed universale coscienza,senza comodi silenzi, (anch'io qui modestamente sto cercando di farlo).Disgraziatamente in genere accade il contrario:l'incultura e la superficialità dominanti spingono addirittura a entrare in fasi di semi-democrazia come sta accadendo da noi con l'esautorazione del Parlamento e della Magistratura ( e già così il gioco è fatto).Sarebbe necessario invece uno sforzo collettivo per salvare la vera democrazia,diventare così coscienti dell'abisso che aspetta tutti i giovani di questo paese:essi si troveranno tra un decennio a cercare asilo altrove scappando da un Italia balcanizzata e dai suoi dittatorelli. Si potrebbe stabilire un disperato programma in due punti:combattere il cancro delle mafie e puntare,copiandole,solo su nuove eccellenti tecnologie educative.
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Cara Maria Teresa, come non condividere le tue riflessioni. E' evidente che nessuno crede più nel valore dell'istruzione tantomeno i governi che in questi anni si sono avvicendati segnando gradualmente il declino del nostro sistema scolastico e della coscienza critica dell'intero paese. Potremmo quasi parlare di una vera e propria strategia di dis-educazione perpetrata ai danni dell'Italia da istituzioni, media e gruppi di pressione. Complimenti per il blog e continua a regalarci spunti di riflessione. Abbiamo tanto bisogno di una scossa
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