Sembra la stessa cosa ma non è:per me alzare la mano in classe significa farlo di propria iniziativa mentre l'insegnante fa lezione, significa cioè interrompere (apparentemente )la lezione per:esprimere un'idea interessante che è venuta in quel momento,chiedere di ripetere o di spiegare in altro modo,richiedere ancora se c'è un intoppo nella comprensione,fare una domanda,affermare di non essere d'accordo e perché,dire che sono stanchi e che vorrebbero riposare,chiedere di andare al bagno,dire che non si sente bene lui (o lei) eccetera.
In Inghilterra giustamente criticavano un metodo assolutamente negativo:quello di fare domande dalla cattedra alla classe per vedere chi è più bravo ,più veloce, più furbo.Questo metodo è selettivo e intimidatorio;non favorisce l'idea della lezione come conversazione,non diminuisce lo strapotere dell'insegnante ma lo esalta. Naturalmente dietro ci sono due stili diversi:uno aggressivo,l'altro volto a suscitare idee e a difenderci dalla soffocante passività a cui le istituzioni sembrano condannarci.Ma per far questo è necessario un insegnante culturalmente impegnato a liberare energie a simpatizzare con i timidi a difendere gli ultimi dalle prepotenze e,a volte,dalle persecuzioni dei bulli;un insegnante amico,non aggressivo,
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