lunedì 1 marzo 2010
Il bambino è una persona?
In buona fede la nostra società insiste nel negare al bambino la qualifica di persona.Il bambino è felice quando fa e non quando riceve.Uno dei caratteristici atteggiamenti di giovani reduci da qualche tentato suicidio è di riconoscere:"Io non servo a niente" cioè non sono (e non sarò per lunghissimo tempo). L'adulto non comprende la insopportabile lunghezza dei tempi dei giovani. Ci sono frasi illuminanti: bambini di dodici anni che dicono:"io per tutta la mia vita...." L'adulto pensa : "una vita così breve" Ma è stata lunghissima per il bambino, tanto lunga che spesso non ha il coraggio di sopportare l'idea degli anni a venire. In un ambiente sociale e culturale diverso il bambino criminale é stato dalle circostanze liberato dalla tutela stereotipata della società e sente di esistere, di essere normale! Viene la tentazione di pensare che anche il bullismo nelle scuole sia una scelta coscientemente criminale per sottrarsi alla negazione di sè. Rinunciare a educare? No ma meditare su queste cose per equilibrare e capire meglio i nostri errori di insegnanti e educatori.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento